Con l’impianto di Vercelli “il materiale di scarto legnoso invece di essere mandato in discarica viene rivalorizzato e ha una nuova vita”, così il Presidente Luca Dal Fabbro ai microfoni de “Il Giornale d’Italia”.
Iren prosegue lungo la scia dell’economia circolare puntando sempre più sulla rigenerazione dei materiali di scarto, a tutela dell’ambiente e del territorio: si inquadra così uno dei più recenti progetti avviati dal Gruppo presieduto da Luca Dal Fabbro. È stato proprio il Presidente a illustrare i principi cardine su cui la nuova struttura di Vercelli è stata realizzata: “Si tratta di un impianto che recupera materiale di scarto legnoso, lo rigenera e produce pallet ecologici”, ha dichiarato a “Il Giornale d’Italia”, aggiungendo come la produzione toccherà quota “750.000 pallet da 115.000 tonnellate di scarto, che invece di essere mandato in discarica viene rivalorizzato e ha una nuova vita”. Notizie positive anche per quanto concerne l’occupazione sul territorio, con 40 nuovi posti di lavoro generati grazie all’impianto: un progetto che “pone Iren in una condizione di vantaggio su questa economia circolare applicata al legno”, ha aggiunto Luca Dal Fabbro nell’intervento.
Con un investimento complessivo che ammonta a 58 milioni di euro, nuove energie da parte di Iren per imprimere slancio al percorso di economia circolare: un’area in cui il Gruppo presieduto da Luca Dal Fabbro intende “diventare leader italiano”, come evidenziato nell’intervista. “L’Italia è già un Paese molto circolare, vogliamo utilizzare la nostra competenza e presenza territoriale per rivalorizzare il rifiuto, che è la vera risorsa non scarsa ma disponibile che ha questo Paese”. In tal modo, attraverso i materiali di scarto, recuperare e valorizzare ciò che altrimenti andrebbe smaltito: “Lo vogliamo fare con i migliori criteri ambientali, creando occupazione territoriale, cercando di risolvere i problemi attuali”, ha aggiunto Luca Dal Fabbro, specificando come il focus sia su “il riciclo dello scarto legnoso, il riciclo dei materiali RAEE, come sono i materiali metallici e, quindi, estrarre terre rare, il riutilizzo di scarto umido delle città attraverso trattamenti che producono biogas, come abbiamo fatto a Gavassa due settimane fa”.